Suello saluta la maestra Pia
Lascia la responsabile di plesso
Sabato 9 giugno, il Comitato Genitori di Suello ha organizzato, come sempre, la festa di conclusione dell’anno scolastico: ottima organizzazione, partecipazione allargata a tutto il paese, giochi, musica e la libera gioia dei nostri bambini. Questa è stata però una serata speciale, quella in cui abbiamo ringraziato la maestra Maria Pia Valsecchi per ciò che ha dato a tutti noi nei trent’anni in cui ha lavorato nella nostra scuola: competenza maturata a partire dalle sue prime esperienze nel lontano 1974, attenzione alla realtà, responsabilità, presenza costante e infaticabile, capacità di organizzazione e di gestione del plesso in cui ha avuto per moltissimi anni anche il ruolo di referente del Dirigente scolastico. Ha saputo gestire i rapporti con l’Amministrazione comunale, con gli Enti e le organizzazioni che operano sul territorio nella prospettiva di favorire lo sviluppo di una scuola aperta, capace di formare cittadini responsabili, interessati alle specifiche problematiche del proprio ambiente di vita. La maestra Pia è tutto questo, ma chi ha avuto la possibilità di starle accanto nella quotidianità della sua azione educativa ne conosce non solo il valore professionale ma anche le doti umane: la capacità di ascoltare ed accogliere, di condividere le esperienze di bambini e genitori per una conoscenza più profonda, per individuare ed affrontare serenamente le difficoltà, per costruire insieme quel progetto educativo che solo nella fiducia e nella reciprocità può essere realizzato.
Sabato abbiamo festeggiato il pensionamento della maestra Pia, anche se siamo sicuri ci sembrerà impossibile non ritrovarla a settembre nel suo ruolo.
Jorge Amado fa dire ad uno dei suoi personaggi:
“Tutto ciò che è buono ha la sua durata esatta, deve finire al momento giusto se vogliamo che duri per sempre…” e per sempre durerà “il lavoro” della maestra Pia: ognuno dei suoi piccoli alunni continuerà, come ha imparato con lei, a costruire la propria esperienza, a riaccendere di senso le cose, a meravigliarsi della vita e dell’uomo.
Grazie, maestra Pia!