Malgrate, incontro con un campione
Leo Callone invita alla prudenza in acqua
Nell’ambito del Progetto Acqua, attività che caratterizzerà l’anno scolastico nei vari plessi dell’Ics Civate, lunedì 21 le classi della scuola secondaria di Malgrate hanno incontrato Leardo (per tutti: Leo) Callone. Il noto nuotatore mandellese ha parlato con molta semplicità e chiarezza agli alunni sui rischi e i pericoli del lago e del nuoto libero in generale, ma anche della magia di questo sport, che lo ha portato ad imprese notevoli.
Si calcola che 8 mila persone subiscano infortuni , anche spesso mortali, in acqua in un anno in Italia. «Le cause – ha commentato Callone – sono presto dette: persone che non rispettano i limiti di navigazione, sottovalutazione del pericolo della congestione, muscoli poco allenati e riscaldati che portano ai crampi, tuffi senza la necessaria tecnica». Callone è stato ricco di consigli, frutto della sua esperienza personale. Alle sue spalle scorrevano le immagini delle sue principali imprese, ad iniziare dalla traversata della Manica e dai tanti raid nel Lario. Ad affiancarlo in quell’occasione come allenatore c’era Elvio Frisco, già delegato lecchese del Coni, che è intervenuto alle lezioni, ricordando la passione di Leo. Una lezione anche di vita, dato che il “Caimano del Lario” ha confessato di aver ripreso da poco gli allenamenti, dopo un lungo stop di quattro anni per problemi di salute e di non pensare alle pantofole. Ha poi parlato anche dell’incontro con Papa Benedetto XVI e del suo impegno per le missioni del Guatemala. Tutti sono stati invitati a presenziare alle proiezioni del film dedicato alla sua storia. “Centomilioni di bracciate”, di Donatella Cervi, che proprio il suo amico Frisco vorrebbe portare anche a Malgrate.
La lezione con Callone sarà ripetuta venerdì a Civate, grazie alla disponibilità dell’atleta lecchese che i prof ringraziano di cuore.